martedì 18 maggio 2010

Dal 13 giugno esteso il servizio S1

La regione Lombardia ha confermato che il servizio della linea S1 da Lodi a Saronno, attivato in via sperimentale a dicembre nella fascia dalle 9.30 alle 17.30, verrà esteso alla fascia oraria 5.30-21.30 a partire dal 13 giugno.
Il servizio prevede treni ogni mezz'ora nelle due direzioni con fermate in tutte le stazioni del percorso, comprese quelle del passante. Dopo le 21.30 il servizio avrà cadenza oraria (non si sa a che ora termina).
Con l'attivazione di questo nuovo servizio saranno cancellati gli attuali treni regionali.
Si spera che spariscano anche fisicamente questi vecchi treni e siano usati solo i nuovi treni già in fuzione ora sulla linea S1.

venerdì 14 maggio 2010

Guasto al sistema di comando della circolazione

Stamattina fra gli annunci dei ritardi (diffusi e compresi fra 10 e 45 minuti) è stato citato un 'guasto al sistema di comando della circolazione'. Abbastanza grave direi!
La particolarità è che era associato ad un solo treno in ritardo (da P.ta Garibaldi a Piacenza).
Ma gli altri treni perché erano in ritardo? Perché sempre questi misteri sulle cause?

update
ho trovato un comunicato stampa di FS che chiarisce: un fulmine ha colpito il cavo di alimentazione degli apparati tecnici e il cavo telefonico della cabina fra Garibaldi e Certosa. Forti ritardi nell'area nord-ovest di Milano (direzione Novara)

giovedì 13 maggio 2010

Mille nuovi treni ai pendolari

Leggo sul Sole 24 Ore che è passata una proposta di legge per finanziare con 300 milioni l'anno per 15 anni (totale 4,5 miliardi di euro) l'acquisto di nuovi treni da parte di Trenitalia.
Per ora è una proposta che deve ancora passare in commissone Bilancio della Camera, però sappiate che la vogliono finanziare con aumenti delle accise sui carburanti.
Mi chiedo inoltre perché i soldi sono destinati solo a Trenitalia, senza incentivare l'entrata nel mercato di nuovi operatori.
Se poi si vedranno i nuovi treni sarà un mezzo miracolo.

mercoledì 12 maggio 2010

Servizio del sabato limitato sulla metro

ATM avvisa che per potenziare il sistema di segnalamento sulla linea M1 a partire dall'8 maggio, cioè dallo scorso weekend, sulle tre linee metropolitane il servizio del sabato termina alle ore 0,30 circa.
In pratica con l'arrivo della bella stagione hanno deciso di limitare il servizio del sabato sera. Sempre il contrario di quello che serve.
Della durata dei lavori non c'è traccia: tutta l'estate?

lunedì 10 maggio 2010

Vita da pendolare, salute malferma

Il Corriere riporta la notizia di uno studio inglese (della International Stress Management Association) in base al quale chi viaggia sui mezzi pubblici è soggetta a grandi stress. Fra le conseguenze: perdita di creatività, depressione, indebolimento delle difese immunitarie, disturbi psicosomatici.
Di sicuro ai pendolari girano le palle. Stamattina sul treno il controllore ha invitato me e gli altri possessori di bigletto di seconda classe a lasciare la carrozza di prima che era semi-deserta per andare a stare in piedi in seconda. Pensavo per lo meno che prendendo il passante mi sarei seduto, invece arrivo a Rogoredo e il primo passante utile è soppresso, così ho preso la metro e sono stato in piedi.

giovedì 6 maggio 2010

Cassa comune delle multe a Parigi

Non so quanto sia innovativa sia l'idea riportata in questi giorni da tutti i giornali italiani, dopo essere stata rivelata da Le Parisien.
In pratica a Parigi alcuni pendolari, studenti in particolare, si sono organizzati per non pagare gli abbonamenti dei mezzi pubblici e per evitare le multe ognuno versa una quota di 5-7 euro al mese che va in una cassa comune per pagare le multe.
Di queste associazioni sembra ne esistano più d'una, dimostrando che il sistema funziona.

Non voglio proporre questa iniziativa ai pendolari della mia tratta, pur consapevole che si potrebbero abbattere i costi di viaggio anche dell'80%, visto che i controlli sono molto scarsi.

Vedo due aspetti negativi.
Il primo è che il sistema funziona finchè gli associati sono una picccola percentuale.
Il secondo è che se qualcuno non paga, ci sarà qualcun altro che deve mettere la differenza.