Il sottoscritto si è beccato un ritardo di 15-20 minuti annullando il vantaggio di essere uscito dall'ufficio 15-20 minuti prima.
Dal Cittadino
Prigionieri di un treno, per oltre due ore, al buio e al freddo. È quanto accaduto alle decine di malcapitati passeggeri del regionale “2687” Milano-Mantova, partito ieri dalla stazione di Milano Centrale alle 16.20 e rimasto vittima di un guasto al locomotore che lo ha paralizzato dopo meno di venti minuti di marcia. Superata Rogoredo, il convoglio si è infatti bloccato prima di entrare nella stazione di Melegnano: e ai viaggiatori del “Mantova”, pigiati come sardine in quasi tutte le carrozze, non è rimasto che attendere fino alle 19 circa, quando un locomotore di scorta li ha trascinati fino a Tavazzano e da qui trasferiti su altri tre treni, partiti scaglionati, con ovvio disappunto per l’ulteriore attesa per i passeggeri della seconda e della terza “tranche”. Il guasto, che ha causato ritardi contenuti tra i 15’ e i 40’ anche a numerosi altri treni della fascia tardo pomeridiana, è avvenuto attorno alle 16.40: «Eravamo appena partiti da Rogoredo, alle 16.33, quando prima di Melegnano si è bloccato - ha raccontato a stop in corso una passeggera -. Come va? Non possiamo scendere, siamo vicini alla linea veloce: il treno è pieno, c’è gente in piedi, e ogni tanto a via la luce». «Siamo bloccati, e soprattutto fa freddo», le ha fatto eco Giuseppe Cremonesi, ex consigliere provinciale dell’amministrazione provinciale, sorpreso come i suoi compagni di viaggio da un guasto che ha messo in notevole difficoltà anche Trenitalia.
«Ci hanno dato informazioni discordanti, dicendo che il locomotore sarebbe arrivato prima da Lodi, poi da Tavazzano e infine da Milano», ha lamentato una pendolare fresca di sbarco nel capoluogo dopo quasi tre ore di disavventura, passati al gelo e senza alcun tipo di conforto. Il locomotore di scorta, effettivamente, sarebbe arrivato nei pressi di Melegnano da Rogoredo poco prima delle 19. Da qui, il regionale “2687” è stato spinto fino a Tavazzano, dove i passeggeri sono scesi per essere trasferiti su altri convogli. I più “fortunati”, imbarcati sull’interregionale “2285” per Bologna, sono arrivati a Lodi attorno alle 19.15. Attese più lunghe hanno invece riguardato i viaggiatori degli altri due treni, un regionale per Piacenza e il regionale per Mantova; quest’ultimo, caricata l’ultima quota di imbufaliti e infreddoliti viaggiatori, è ripartito attorno alle 20. «Milano-Lodi in tre ore!», chiosa sarcastico un viaggiatore scherzando sul... record al contrario: al “libro nero” dei pendolari si è aggiunta un’altra pagina.